L'Associazione Yanadi ringrazia

Don Umberto per la disponibilità degli spazi oratoriani

il gruppo "Caritas" per l'attività culinaria e non solo

i "Larsen Project" per l'atmosfera musicale e

tutti/e coloro che hanno contribuito a

realizzare questo evento

E' stata una grande festa. Una grande festa per una grande persona. L'11 marzo scorso, circa 190 persone si sono ritrovate con Omar Turati, il presidente dell'associazione Yanadi. E' stato un momento per stare vicini a Omar, colpito dalla sclerosi laterale amiotrofica, e per stare insieme.
"Omar è una persona molto apprezzata e molto conosciuta ad Assago - spiega Fabrizio Minunni, segretario di Yanadi - Ci è venuto spontaneo fare una cena per trovarci con lui, per, come diciamo noi, "fare compagnia". Poi, per l'occasione, abbiamo anche raccolto fondi per i piccoli problemi quotidiani che la sclerosi causa al nostro amico".
Un gesto così, spontaneo, vitale, vivace. "Un gesto che, lo chiarisco subito, non è stato assolutamente una forma di pubblicità per Yanadi, ma una forma di amicizia verso Omar - spiega Minunni - Quello che ha emozionato è stato il fatto che tutti hanno contribuito, portando la propria gioia, oltre che torte o cibo. La cena ci è stata offerta dalla Caritas della parrocchia. Indubbiamente è stato un momento toccante per tutti".
Omar Turati è anche presidente della Yanadi. "Siamo una piccola associazione: pochi iscritti ma tanta voglia di fare - spiega il segretario Minunni - Diciamo che siamo sempre in fermento. Il nostro obiettivo è quello di sempre: promuovere il commercio sostenibile".
Questo avviene soprattutto con banchetti sui quali sono esposti prodotti equosolidali. "La nostra attività principale è senza dubbio il banchetto mensile sul sagrato della chiesa. Ogni mese ci ritroviamo per proporre agli assaghesi prodotti il cui acquisto davvero aiuta i lavoratori di Paesi africani o sudamericani - continua Fabrizio Minunni - Inoltre abbiamo adottato due bambini a distanza: uno in Kenia, l'altro in Albania".
La realtà del commercio equosolidale sembra che sia diffusa in molte parti del mondo. "Infatti siamo in contatto con molte realtà internazionali, una sorta di 'rete' tra le associazioni che si interessano di queste cose". E per il futuro? "Per il futuro abbiamo intenzione di formare un piccolo gruppo d'acquisto: in pratica chi vuole può comprare i prodotti che gli vengono recapitati direttamente a domicilio".
Ovviamente anche la collaborazione è importante. "Lavoriamo in sinergia con la Caritas e con Justo Mondo - spiega Minunni - Pensiamo che la nostra attività sia importante perchè in questo modo, con il sostegno al commercio equosolidale, si può dare una mano concreta a popolazioni più povere. Bisognerebbe infatti ad abituarsi a parlare di solidarietà, non di beneficenza. E' importante sostenere il lavoro, sostenere i produttori con canali di vendita che possa far pervenire loro un compenso davvero giusto".

Articolo di Fabio A. Massa su
"Noi di Assago"Aprile 2006 pag. 16