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Qualche informazione in più sul CoES

Il Commercio Equo e Solidale (CoES) è una forma di commercio, nata nei primi anni '60 in Olanda, fondata sulla equità e solidarietà fra i soggetti che partecipano all'attività commerciale.
Cerca di risolvere i problemi delle popolazioni più disagiate non fornendo un aiuto, una beneficenza, che lascia passivi i beneficiari, ma stimolando la presa di coscienza e il senso di responsabilità dei più poveri..
Ogni soggetto che partecipa alla produzione del bene ha uguali diritti.
Il CoES rifiuta forme di sfruttamento attuate per concentrare i profitti nelle mani di pochi.
Rifiuta la sottoremunerazione - fornisce salari corretti; elimina la fila degli intermediari , che assorbono la maggior parte del ricavo ottenuto dalla vendita del prodotto, lasciando pochissimo al produttore - si fonda sul dialogo diretto fra chi vende il prodotto e chi lo produce, garantendo in tal modo che una percentuale assai più cospicua del prezzo di vendita vada al produttore;

Vuoi conoscere più da vicino alcuni dei produttori attivi nelle realtà eque e solidali [UCIRI, KKM e 'NDEM]?!

Per rendere più chiaro il concetto di Commercio Equo ci vogliamo avvalere di un'ottima definizione utilizzata nel Supplemento alla Circolare Ctm dell' Ottobre 1999:

"…il fair trade (commercio equo e solidale in inglese) nasce come partnership tra ATOs e organizzazioni democratiche di piccoli produttori, finalizzata a creare opportunità di autosviluppo sostenibile per le comunità escluse e svantaggiate nel sud del mondo, non attraverso l'aiuto, ma attraverso lo scambio equo e attraverso la sensibilizzazione dei consumatori del 'nord' ".

( ATOs: sta per Alternative Trade Organizations. È il termine di uso internazionale per indicare le organizzazioni di Commercio Equo e Solidale. Indica sia le organizzazioni di produttori che le organizzazioni di importazione e distribuzione).

Gli strumenti per realizzare questo obiettivo sono lo sviluppo di una partnership (un rapporto commerciale in cui chi importa e chi produce sono appunto partner, soggetti con ugual peso e valore), la sensibilizzazione dei consumatori (indispensabile per creare il mercato, cioè gli acquirenti, per i prodotti equi e per creare consapevolezza sull'esistenza dello sfruttamento e dell'alternativa), lo scambio equo (corrispondere dei pagamenti per i prodotti che coprano l'effettivo lavoro compiuto per produrli e che consentano ai produttori di vivere del proprio lavoro).

Il CoES è fatto sui prodotti che tradizionalmente giungono a noi dai Paesi in Via di Sviluppo: cacao, caffè, tè, zucchero di canna, frutta tropicale (ananas, banane, mango, ecc.), prodotti alimentari tipici, prodotti artigianali. Intorno a questi prodotti si sviluppa lo sfruttamento operato in particolar modo dalle Multinazionali, dalle catene di intermediari e dagli speculatori di borsa, che hanno come fine ultimo il massimo profitto. A questo subordinano ogni altro interesse e concepiscono il lavoratore di quei paesi come strumento per il profitto.

Il CoES è la modalità principale con la quale aiutare le popolazioni dei paesi più poveri a riscattarsi dalla propria condizione. Fair Trade: è il termine originario da cui deriva "commercio equo e solidale". È usato correntemente in diversi paesi europei.

Le principali centrali d'importazione sono:

- CTM - ALTROMERCATO (CTM = Cooperazione Terzo Mondo)
- EQUO MERCATO
- COMMERCIO ALTERNATIVO

Si tratta di organizzazioni che si dedicano all'importazione acquistando prodotti, alimentari o artigianali, direttamente dai partner del Sud del mondo e mettendoli in commercio attraverso una serie di canali diversi tra cui le Botteghe del Mondo, gruppi di solidarietà, negozi biologici e in misura crescente punti di vendita di tipo tradizionale.